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"Questo libro può essere letto da diversi punti di vista: come un pezzo di autobiografia, un romanzo verità, un testo di divulgazione scientifica, la storia di una battaglia personale e professionale contro la malattia. Io, che pure l'ho apprezzato per ciascuna di queste cose, lo vedo però soprattutto come la testimonianza di un'amicizia che ho visto crescere nel corso dell'esperienza clinica. Un'esperienza in cui le qualità del medico (la sua competenza, l'impegno, la serietà e la scienza) si sono accompagnate costantemente ad una profonda, sentita e ricca partecipazione umana e sentimentale. Sono stato testimone in questi mesi del valore e dei risultati di un approccio empatico alla cura, in cui il paziente è visto prima di tutto come un compagno di viaggio con cui condividere emozioni: il dolore, e il calore vero di un rapporto solidaristico ma insieme profondamente paritario. E la gioia e l'allegria, qualche volta, anche nei momenti più duri." (Valerio Fusi)